L’esperimento della stanza cinese è un esperimento mentale ideato da John Searle.

  • Questo esperimento contesta l'idea che una macchina possa realmente pensare o comprendere, anche se è in grado di manipolare simboli in modo da fornire risposte corrette.

Ecco i punti chiave del test:

  1. Una persona che non conosce il cinese è rinchiusa in una stanza.
  2. Le vengono presentati dei testi in cinese e le istruzioni per tradurli.
  3. La persona segue le istruzioni per manipolare i simboli cinesi, producendo risposte che, per un osservatore esterno, appaiono come traduzioni corrette.
  4. Chi è fuori dalla stanza potrebbe pensare che all’interno ci sia qualcuno che comprende il cinese.
  • La conclusione di Searle: la persona nella stanza sta solo manipolando simboli senza capirne il significato. Allo stesso modo, secondo Searle, una macchina può elaborare informazioni senza realmente comprenderle o “pensare”. Capire un concetto e operare con simboli non sono equivalenti. Searle sostiene che il ragionamento implica stati mentali che derivano dalle sinapsi e dal sistema che compone il cervello.

Searle radicalizza ulteriormente questo concetto sostenendo che i segni hanno significato solo per gli esseri umani che li interpretano e li utilizzano sulla base di convenzioni condivise.