Le immagini mentali sono rappresentazioni all’interno della mente in cui l’oggetto o l’evento viene riprodotto. La ricerca ha dimostrato che le nostre immagini mentali hanno molte delle proprietà proprie delle effettive percezioni degli oggetti rappresentati.
Imagery debate
E’ un dibattito tra due teorie opposte a proposito delle immagini mentali: l’ipotesi proposizionale e l’ipotesi analogica.
- Il punto di vista proposizionalista (con Pylyshyn come maggiore fautore) sostiene che l’attività immaginativa non sia un processo cognitivo autonomo, né una modaità specifica di rappresentazione figurale della realtà: le immagini non servirebbero a nulla e possono essere presenti come non esserlo.
- In questa prospettiva tutte le informazioni (verbali e non) verrebbero codificate in modo simbolico e astratto.
- Il Il punto di vista analogico (i cui massimi esponenti sono Paivio e Kosslyn) esistono due codici di elaborazione delle informazioni, che operano insieme: il codice proposizionale linguistico e il codice analogico
- Il codice analogico è deputato all’elaborazione e rappresentazione degli input non linguistici, manipola informazioni figurali, spaziali e simil-percettive.
Mental scanning
L’attività cognitiva del Mental scanning è un modo per valutare le proprietà le proprietà metriche di mappe spaziali mentali: consiste nella memorizzazione della mappa di un’isola con 7 luoghi a distanze diverse. Il compito è quello di formare un’immagine della mappa ed esplorarla immaginando di andare da un punto all’altro.
Conclusioni: I risultati mostrarono che il tempo necessario per effettuare la scansione mentale tra 2 oggetti aumenta in modo lineare all’aumentare della distanza tra questi oggetti.
Teoria del doppio codice
La teoria del doppio codice, sviluppata da Allan Paivio, afferma che la memoria è codificata in due modi distinti: attraverso un sistema verbale e un sistema immaginativo. La teoria del doppio codice sottolinea l'importanza di utilizzare sia la codifica verbale che quella immaginativa per migliorare la memoria.
- Sistema Verbale: Questo sistema elabora le informazioni linguistiche, come parole e frasi.
- Sistema Immaginativo: Questo sistema elabora le informazioni visive e spaziali, come immagini mentali.
Paivio ha osservato che le parole con un alto valore di immagine, cioè parole che evocano facilmente un’immagine visiva (ad esempio, “casa”, “albero”), sono ricordate più facilmente rispetto a parole con un basso valore di immagine (ad esempio, “libertà”, “giustizia”). Questo perché le parole ad alto valore di immagine attivano sia la codifica verbale che quella immaginativa, mentre quelle a basso valore di immagine attivano solo la codifica verbale.
La teoria del doppio codice suggerisce che quando un’informazione attiva entrambi i sistemi di codifica, il suo recupero dalla memoria è più efficiente. Ad esempio, se si cerca di ricordare la parola “cane”, è più probabile che il recupero sia efficace se si crea un’immagine mentale di un cane insieme alla parola stessa.
Teoria di Kosslyn delle immagini mentali
Teoria di Kosslyn delle immagini mentali spiega ulteriormente il funzionamento dell’attività immaginativa ed è definito analogico-computazionale.
Le immagini mentali sono rappresentazioni analogiche: Kosslyn sostiene che le immagini mentali non sono semplici descrizioni verbali o simboliche, ma rappresentazioni che mantengono alcune delle proprietà spaziali e percettive degli oggetti reali. In altre parole, quando visualizziamo un oggetto nella nostra mente, creiamo una sorta di “mappa” mentale che riflette le sue caratteristiche fisiche.
Kosslyn propone una distinzione fondamentale tra due livelli di rappresentazione delle immagini mentali:
- Rappresentazione profonda: Questa è una rappresentazione astratta e simbolica dell’immagine. Contiene informazioni sulle parti dell’oggetto, le loro relazioni spaziali e le loro proprietà. È come un “codice” che specifica l’immagine, ma non l’immagine stessa.
- Rappresentazione di superficie: Questa è l’immagine mentale vera e propria, quella che “vediamo” nella nostra mente. È generata a partire dalla rappresentazione profonda e ha proprietà simili alle immagini visive reali, come la dimensione, la forma e il colore.
Quando visualizziamo un’immagine, questa passa attraverso quattro ordini di informazione:
- Informazione visiva (colore, luminosità)
- Informazione spaziale (dimensioni, posizioni)
- Informazione dinamica relativa a oggetti in movimento (motion encoded)
- Informazione motoria relativa al sé in movimento (motion added)