L’esperimento si pose come obiettivo lo studio dei meccanismi della memoria sensoriale.
- Dimostrò l’esistenza di un registro sensoriale che veniva aggiornato ogni qualvolta che nuove informazioni venivano percepite.
Riconosciamo due varianti dell’esperimento:
- la prima studia la memoria icoica.
- la seconda sia la icoica che quella ecoica.
Prima versione

Come si svolse?
- Inizialmente veniva fatta vedere la matrice di lettere ai soggetti;
- la matrice veniva tolta dalla vista del soggetto dopo 200ms;
- il soggetto aveva il compito di ricordare il maggior numero possibile di lettere.
Conclusioni:
- I soggetti riuscivano a ricordare 4-5 lettere tra tutte quelle viste, anche se erano consapevoli che ne avevano viste molte di più.
- Perdevano l’informazione nel momento in cui dovevano verbalizzare il ricordo.
Seconda versione
A differenza del primo esperimento, vennero associati tre suoni (alto, medio, basso) ad ognuna delle 3 righe orizzontali.
Come si svolse?
- Veniva fatta vedere la matrice di lettere ai soggetti ma per ogni riga veniva emesso un suono;
- la matrice veniva tolta dalla vista del soggetto;
- veniva emesso un suono;
- il soggetto aveva il compito di ricordare il maggior numero di lettere in quella stringa associata a quel suono.
Conclusioni:
- I soggetti riuscivano a ricordare quasi perfettamente l’intera matrice.
- Sperling dedusse che il registro uditivo fosse più accurato rispetto a quello visivo.
A differenza del primo esperimento, vennero associati tre suoni (alto, medio, basso) ad ognuna delle 3 righe orizzontali.