Fondato da Watson nel 1913. Si basa sull’assunto che il comportamento dell’individuo sia l’unica unità di analisi scientificamente studiabile dalla psicologia, in quanto unica istanza psicologica direttamente osservabile.
I comportamentisti rifiutano l’introspezione e di tutti i processi psichici “interni” per concentrarsi solo sulle manifestazioni comportamentali (cioè sul come le risposte fornite dal soggetto varino in relazione agli stimoli).
La mente viene quindi considerata una sorta di black box, il cui funzionamento interno è inconoscibile e, per certi aspetti, irrilevante. Famoso è Il caso del piccolo Albert